Sul Pellet Radioattivo

14 Giugno 2009 – Pellet Radioattivo in Italia: cosa fare
In Italia sono state distribuite diverse partite di pellet contaminato dal cesio 137 una sostanza radioattiva probabilmente residuo tossico dell’incidente alla centrale nucleare russa di Chernobyl nel 1987.
I sacchetti di pellet contaminato sono marcati: Naturkraft o Pellet Kraft. Gli utenti o i distributori commerciali che hanno in deposito confezioni di questa marca sono invitati a rivolgersi alla questura telefonando al 113 o ai vigili del fuoco telefonando al 115. Gli utenti che hanno consumato il pellet medesimo evitino di accendere le stufe e le caldaie sigillandole ed evitando anche le operazioni di pulizia delle ceneri. Evitare di disfarsi autonomamente del pellet sospetto: il pellet imballato non è pericoloso ma lo sono i fumi e le ceneri che leggerissime possono essere inalate con gravi conseguenze per l’organismo immediate in caso di notevole esposizione o anche differite negli anni con lo sviluppo di neoplasie legate ad alterazioni cellulari nonché di leucemie indotte dai danni ai globuli rossi dovuti alle radiazioni. Appena avremo notizie precise non mancheremo di informare i nostri utenti.

15 Giugno 2009 – Sequestri Pellet Radioattivo
Per conoscere le province coinvolte nei sequestri di pellet contaminato dal cesio 137 e i particolari della vicenda, clicca qui

15 Giugno 2009 – ProPellets Austria sul pellet radioattivo
L’associazione dei produttori austriaci di pellet comunica l’estraneità dei propri associati dall’inquietante vicenda italiana …. continua

16 Giugno 2009 – Pellet Radioattivo: Assopellet Italia
“L’episodio non deve essere sottovalutato ma non deve penalizzare un settore che porta ventaggio economici e ambientali”. Comunicato integrale

17 Giugno 2009 – Arriva anche il pellet chimicamente inquinato.
Dopo il pellet radioattivo arriva anche il pellet, questa volta italiano, contaminato da residui chimici. Sequestrato un fabbrica …. continua

29 Giugno 2009 – Analisi ARPA sul pellet radioattivo.
La vicenda dl radiopellet si ridimensiona. Le analisi effettuate dagli uffici provinciali del Veneto, Toscana e Piemonte tracciano uno scenario più tranquillizzante. Per le analisi e i dettagli clicca qui.

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