Il pellet, nonostante i recenti aumenti dei prezzi, rimane ancora una delle biomasse più utilizzate dagli italiani per riscaldare le loro case. Infatti, il pellet è considerato la soluzione più conveniente per molti italiani perché è sicuro, efficiente e ha un basso impatto ambientale. Comunque gli aumenti recenti hanno prodotto una drastica diminuzione della domanda non solo di combustibile ma anche di stufe e caldaie.
Gli ultimi mesi hanno visto un aumento significativo del prezzo del pellet, causato da diversi fattori tra cui la crisi internazionale tra Russia ed Ucraina e il fatto che l’Italia non è un grande produttore di pellet. Di conseguenza, l’Italia importa l’85% del proprio pellet da paesi come la Slovacchia, la Repubblica Ceca, l’Austria e la Croazia e anche dai paesi scenario del recente conflitto ancora in atto . Inoltre, l’aumento notevole del prezzo del gas naturale ha causato un aumento della domanda di pellet che, a sua volta, ha fatto lievitare i prezzi del pellet, inclusi i costi di trasporto. Alcuni paesi come Austria e Germania hanno diminuito volontariamente le esportazioni per ragioni patriottiche e si sono aggiunte anche delle probabili manovre speculative che hanno portato il prezzo del sacchetto da 15 Kg a punte di 15 euro.
Ma lo scenario sta mutando. Da una parte l’andamento delle temperature in un inverno tra i più miti della storia, poi il ribasso del gas naturale a livelli di prezzo pre-guerra e, secondo alcune indiscrezioni raccolte da Pelletonline, l’accumulo di combustibile nei depositi dei produttori austriaci e tedeschi, sono tutti fattori che produrranno un crollo del prezzo del combustibile legnoso. I nostri analisti prevedono che in Febbraio il prezzo del sacchetto ritornerà ai 5 euro e, complice la diminuzione dell’Iva dal 22% al 10% per le biomasse, nel prestagionale potrebbe arrivare a 4 euro, almeno per il Nord Italia.
Ci sono già segnali chiari che il prezzo del pellet sta diminuendo. Ad esempio, a dicembre si è assistito ad una riduzione progressiva del prezzo e si prevede che questa tendenza continuerà anche grazie alla misura introdotta nella nuova legge di bilancio di cui abbiamo scritto sopra.