Pellet: torna l’incubo radioattività

A metà della scorsa settimana, sono state sequestrate ventitré tonnellate di pellet radioattivo, provenienti dall’Ungheria, di origine ucraina dal personale del Servizio Antifrode dell’Ufficio delle Dogane di Trieste con la collaborazione dei Carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Udine, presso la Sezione operativa di Fernetti, sul Carso triestino.

La merce che stava per essere importata in Italia presentava, ad un controllo sommario, un’anomalia radiometrica di circa 2,5 volte il fondo naturale. Le successive analisi effettuate dal Dipartimento di Udine, Sezione di Fisica dell’Arpa del Friuli Venezia Giulia, hanno provato che il carico aveva valori del Cesio 137 vicini a 200 Becquerel al Kg, notevolmente superiori ai limiti di legge.

Ovviamente, il pellet, dopo la combustione, avrebbe presentato nelle ceneri, una radioattività 100 volte superiore a quella misurata.